Bagnini ancora senza stipendio: “Vogliamo quello che ci spetta”

Bagnini Lecciona (Foto Letizia Tassinari)

di I bagnini della Lecciona

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviata alla Gazzetta di Viareggio dai bagnini della spiaggia libera della Lecciona, ancora non pagati:

“Noi bagnini della Lecciona siamo giunti a una conclusione esasperati dalla situazione in cui versiamo e abbiamo deciso una volta per tutte di vuotare il sacco e inviare questo comunicato stampa a tutte le testate locali cartacee e non per far sapere a tutti le ingiustizie  a cui siamo sottoposti da diversi anni ; alle volte in ambito di periodi lavorativi alle volte in ambito contrattuale ma soprattutto in ambito di ritardo dei pagamenti .Sulla spiaggia della Lecciona questo servizio è stato instaurato nel lontano 2006, ma dal 2008 ha cominciato a traballare prima nel 2009 con la riduzione a soli 2 mesi (luglio e agosto ), poi con lo scandaloso 2010 dove la scorsa giunta non indì il bando e al 17 di luglio perse la vita un ragazzo di 16 anni. Pra dal 2011 ha cominciato a rialzarsi con periodi più lunghi di sorveglianza ma il periodo dell’ordinanza balneare (15 giugno -15 settembre) alla Lecciona non è più stato coperto dal lontano 2008. Benchè se ne voglia dire il nostro operato è stato molto importante: prima di tutto durante i nostri periodi lavorativi in mare non è più deceduto nessuno per annegamento e comunque sia abbiamo coperto in 6 unità una spiaggia lunga 2800 metri, più lunga della marina di Torre del lago della Darsena (zona stabilimenti balneari) e  della Marina di Ponente  e più pericolosa degli altri arenili viareggini sia per le correnti sia per la difficile accessibilità dei mezzi di soccorso sia per gli inadeguati mezzi di salvataggio (infatti quando due persone si trovano a coprire 1000mt di frontale con un pattino ci  facciamo poco e ci siamo rivalsi dell’aiuto della sagola e baywatch o delle tavole da surf e delle nostre gambe per correre fino a 500 mt di distanza dalla nostra postazione a prestare soccorso in mare) .

Durante questi anni non c’è mai stato riconosciuto niente neanche un diritto alla riassunzione quindi riassumendo : no certezza di rilavorare l’anno successivo , no certezza del periodo lavorativo e neppure la certezza di lavorare causa bando inesistente . Il servizio di sorveglianza alla Lecciona è un servizio importante che tutela i frequentatori viareggini dell’arenile e comunque sia una buona fetta di turismo che a parte per la bellezza della spiaggia ma anche per la crisi di questi anni non ha forse i soldi per permettersi un ombrellone in uno stabilimento e mano mano che si va avanti tutti gli anni questa spiaggia è sempre più frequentata .

Veniamo al punto, visto che non veniamo catalogati che tipologia di bagnini siamo, visto che per l’ordinanza un bagnino può guardare fino a 70 mt di frontale ( e noi in due copriamo 100mt) e visto che comunque ci sarebbe molto da discutere anche sui contratti trilaterali e appunto il Ccnl con patto integrativo applicato ai bagnini della versilia (che a noi non è applicato) vorremmo sapere   andando a prescindere da tutto il resto perchè tutti gli anni dobbiamo aspettare ottobre,novembre alle volte dicembre per riscuotere quello che è stato un nostro servizio e che dovrebbe essere corrisposto in denaro e magari anche in tempi normali, tutti noi paghiamo utenze domestiche,tasse etc e le paghiamo regolarmente  nei tempi che i gestori delle Utenze i Comuni e lo Stato ci impongono. La scusante delle ditte che prendono l’appalto è : “il comune non paga” certamente la colpa è delle ditte in questione ma secondo noi anche del comune che prevede nel capitolato del bando il pagamento in due tranche una al 31 di  luglio e l’altra al 2 di settembre  e fino ad adesso non né ha corrisposta neanche una alla ditta in questione e comunque non pone dei vincoli nel bando riguardo al contratto da applicare a noi bagnini e ai tempi di pagamento ,anche perchè noi non crediamo che possiamo rivolgerci a qualsiasi esattore scusandoci e chiedendo proroghe utilizzando la formula :“ il comune non paga “.

Detto ciò vogliamo dirla in breve,  siccome diamo un servizio grande alla città con grande sacrificio e responsabilità mi sembra intollerabile che non ci vengano corrisposti i nostri stipendi e che al dì 8 di ottobre dobbiamo ancora percepire metà mese di luglio ,agosto settembre e liquidazione e altro concordato noi lavoriamo come dice la costituzione per avere una vita dignitosa …essere in mora non è dignitoso, quindi presupponiamo che questa città o chi la rappresenta ci venga incontro e ci metta nella situazione di poter percepire i soldi che abbiamo guadagnato che ci servono per vivere perchè così non è vita, è una schifezza !!!!!!!! Non vogliamo né colpevoli né esecuzioni ma solo quello che ci spetta”.

In fede, i bagnini della Lecciona.  8 ottobre 2013

http://www.lagazzettadiviareggio.it

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