con il mio collega bagnino, abbiamo visto un barcone

Immigrati: testimone, l’inferno in mare ma soccorsi tardavano

(AGI) – Ragusa, 1 ott. – “Erano piu’ o meno le 9.15: in lontananza con il mio collega bagnino, abbiamo visto un barcone, ci e’ sembrato pieno zeppo di persone, come tante formiche, stipate una sull’altra”. Sono le parole di Davide Roccasalva, bagnino 24enne di Sampieri. “Per prima cosa ho chiamato la capitaneria di porto di Pozzallo, subito dopo ci siamo buttati in acqua. Poi sono sopraggiunti un carabiniere e un altro operatore. La gente annaspava sempre piu’ e prima abbiamo messo in salvo i piu’ in difficolta’, le donne ed i bambini. Mi son reso conto che erano persone della mia eta’, fra i 20 ed i 30 anni”. Afferma di averne salvate almeno 3″.


Subito dopo il compito piu’ duro, recuperare i corpi delle persone che avevano gia’ la testa sott’acqua e non si muovevano. “Almeno un paio di persone – racconta – le ho riportate a riva, ma quegli occhi spalancati, quella schiuma che usciva dalla bocca, non le dimentichero’ mai”. Poi un accenno polemico e amaro al tempo stesso: “Quando sono arrivati i soccorsi, al di la’ del coraggioso carabiniere e di noi tre bagnini, era troppo tardi. Siamo stati noi a praticare i massaggi cardiaci. Per il resto mi pare sia passato davvero troppo tempo…”.

Fonte: http://www.agi.it

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