DANIELA LUCCHINI: ALL’ INIZIO TANTA IRONIA, POI HANNO CAPITO CHE SONO PIÙ BRAVA DI LORO. IN ITALIA UN MARINAIO DI SALVATAGGIO SU TRE È DONNA

In Versilia, dove le bagnine hanno preso il potere

Una ragazza ha battuto i concorrenti maschi al concorso comunale. E una signora presiede l’ associazione a Forte dei Marmi

Daniela Lucchini: all’ inizio tanta ironia, poi hanno capito che sono più brava di loro.

In Italia un marinaio di salvataggio su tre è donna In Versilia, dove le bagnine hanno preso il potere Una ragazza ha battuto i concorrenti maschi al concorso comunale.

E una signora presiede l’ associazione a Forte dei Marmi FORTE DEI MARMI (Lucca) – Povero bagnino del Forte, il suo fascino è al tramonto.

Si è rifatto il look, ma nonostante gli occhialetti da sole avvolgenti, la crema antiscottatura a mo’ di pellerossa su naso e zigomi, i bicipiti da mostrare con orgoglio e la maglietta bianca con su scritto salvataggio, rischia di essere spodestato dal trono di guardiano della spiaggia.

Al suo posto? Una figura di bagnino diversa, più gentile, ma decisa e innamorata del suo lavoro.

Inequivocabilmente femmina.

Sì, perché se a Forte dei Marmi e Vittoria Apuana i bagnini maschi da sempre hanno praticamente detenuto il monopolio dei 92 bagni, le «signore del mare» stanno lentamente ma inesorabilmente prendendo quota.

E così può accadere che a un concorso bandito dal Comune per assumere un bagnino, Daniela, una ragazzina di 22 anni, si imponga alla grande davanti a venti aspiranti maschi, gente atletica, nuotatori esperti, culturisti.

E può succedere che alla presidenza dell’ Unione proprietari balneari, la potente associazione dei 92 stabilimenti del Forte, sia eletta dopo quasi mezzo secolo Graziella, una signora di 36 anni, anche lei bagnina, la prima in assoluto della Versilia.

In Italia, le bagnine donne, non sono una novità.

Su 90 mila brevetti, il 35% vanno a ragazze (anche se spesso lavorano in piscine al coperto).

Ma ora anche in Versilia, nota e criticata per quel carattere un po’ maschilista dei suoi «vecchi», i tempi cambiano. Eppure non è stato facile. «Ironia? All’ inizio tanta, poi i colleghi maschi si sono adeguati – racconta Daniela Lucchini, la bagnina comunale -.

Per un paio di anni ho fatto la bagnina di serie C.

Dopo il corso ho lavorato a Viareggio.

Volevo fare la bagnina, mi hanno trasformato in una donna tuttofare, pulizie comprese.

Ho sopportato, ho preteso di fare il mio lavoro, poi dopo l’ ennesima risposta ironica me ne sono andata sbattendo la porta.

Ero sfiduciata, fino a quando ho letto un annuncio: “Comune di Forte dei Marmi cerca bagnino” e mi sono detta: “Tentiamo anche questa”».

Quando Daniela si presenta all’ esame, i selezionatori non credono quasi ai loro occhi. «Gli altri ragazzi, tutti esperti, somigliano a Ercole e lei, così gentile e carina, sembra un pesce fuor d’ acqua – racconta Pietro Ratti, dirigente del Comune -.

E invece quando iniziano gli esami ecco il miracolo.

Nuota come una dea, è capace di salvare chiunque, è la migliore di tutti».

Daniela lavora sei ore al bagno del Comune, ma sostituisce anche i colleghi degli stabilimenti accanto.

«Hanno imparato ad avere fiducia in me.

Battutacce? Semmai qualcuno vorrebbe farmi la corte.

Respinti, naturalmente.

Sul lavoro la massima serietà».

Bagnina è anche Graziella Polacci, 36 anni, sposata, una bambina di 6 anni, titolare del bagno Graziella.

Da due anni è a capo dell’ associazione dei balneari, un ruolo importante per Forte dei Marmi, ma a volte non dimentica di essere bagnina e, con la maglietta e il fischietto si piazza sul bagnasciuga a guardare i bagnanti.

«Problemi? No, né come presidente, né come bagnina.

Sto lavorando moltissimo per l’ associazione e i miei colleghi maschi mi stimano.

Maschilismo?

Sì, in passato qualcuno ha tirato fuori la solita lamentela “siamo in mano alle donne”.

Cosa gli ho risposto?

Gli ho detto di guardare ai risultati».

A febbraio il mandato di Gabriella scade.

Ma le previsioni sono tutte per lei.

I colleghi maschi dicono che otterrà il massimo dei voti e sarà eletta nuovamente.

Fonte:

Gasperetti Marco

(11 agosto 2001) – Corriere della Sera

2 Comments

  1. SI E’ VERO LE DONNE SONO PIU’ FORTI PIU’ ALTE PIU’ BRAVE PER FORTUNA CHE IN TUTTI GLI SPORT C’E’ DIVISIONE SE NO POVERI UOMINI NON POTREBBERO COMPETERE COL LO STRADOMINIO FISICO DEL SESSO FORTE LE DONNE!!!!!!!!

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