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La campionessa bissa nei 200 la vittoria nei 400 sl. Parte piano ma con un’ultima vasca terrificante si mette alle spalle tutte le avversarie. È l’atleta più vincente dello sport italiano: come lei mai nessuno.

Shanghai. Federica Pellegrini è nella storia dello sport italiano.

La campionessa veneta ha vinto la medaglia d’oro nei 200 stile libero ai mondiali di Shanghai: seconda, per lei, dopo quella nei 400.

È la prima atleta a ripetersi sulle due distanze in due rassegne iridate.

Ma, soprattutto, è oggi l’atleta più vincente dello sport italiano.

Ieri si è imposta in rimonta con il tempo di 1’55″58 lasciandosi dietro l’australiana Kylie Palmer (1’56″04) e la francese Camille Muffat (1’56″10).

Solo settima l’olandese Hemskerk, la più veloce nelle semifinali e nettamente in testa dopo tre quarti di gara nella finale.

Federica invece ha faticato, poi ha trovato un’incredibile rimonta e all’inizio dell’ultima vasca ha messo la freccia per andare a vincere l’oro. «Ci ho creduto sempre, fino alla fine.

Sono andata in acqua sperando che sbagliassero le altre.

No, sono contenta di averci creduto davvero fino alla fine.

Sono molto felice.

Nella leggenda?

Ancora me ne devo rendere conto».
Se Federica Pellegrini era storia, insomma, adesso è mito dopo una carriera che per una nata a Mirano, in provincia di Venezia, nemmeno 23 anni fa è davvero da brividi.

La regina del nuoto azzurro – residente a Spinea nel poco tempo in cui non è a Verona ad allenarsi o a Parigi per farsi seguire dal francese Philippe Lucas – detiene il record del mondo sui 200 stile libero con 1’52″98, stabilito due anni fa a Roma: lo stesso torneo iridato in cui ha frantumato anche quello dei 400 con il crono stellare di 3’59″15, prima donna a scendere sotto il muro storico dei 4′.

Non solo: è l’unica nuotatrice italiana ad aver infranto il crono mondiale in più di una specialità visto che ben quattro volte ha migliorato quello dei 200 e tre volte quello dei 400. Inoltre è anche la prima azzurra ad aver regalato all’Italia il primo oro olimpico al femminile del nuoto, centrando il titolo a Pechino nei 200 stile libero, impreziosito dall’allora primato del mondo.

Il primo oro mondiale dei quattro della sua carriera lo ha vinto proprio nei 400 a Roma 2009: gara croce e delizia visti i problemi di respirazione legati ad attacchi di panico che le hanno causato.

Un traguardo che prima era riuscito solo a Novella Calligaris, quasi quaranta anni fa.

La Pellegrini, confermando a Shanghai i titoli sui 400 e 200 stile libero, fa boom, considerando che l’azzurra vanta infatti oltre all’oro di Pechino sui 200 anche un argento nell’edizione di Atene 2004 nella stessa specialità (quando aveva solo 16 anni), un argento e un bronzo mondiale nella stessa distanza rispettivamente a Montreal nel 2005 e a Melbourne nel 2007, oltre a due ori europei sui 400 (Eindhoven 2008, con argento nella 4 per 100 e bronzo nella 4 per 200) e sui 200 (Budapest 2010, con il bronzo sugli 800).

Pioggia di medaglie anche in vasca corta.

Ai Mondiali di Shanghai 2006 conquistò l’argento nei 200 e il bronzo nei 400, bissato l’anno scorso a Dubai.

Quattro ori (tre nella 200 e una negli 800), due argenti e un bronzo ha portato a casa dagli Europei dal 2005 in poi.

Ha iniziato a nuotare nel 1995 e dopo i primi successi conseguiti sotto la guida di Max Di Mito, è passata alla Dds di Settimo Milanese, trasferendosi da Spinea a Milano. Il boom ad Atene dove, vincendo l’argento olimpico, è stata anche a 16 anni e 12 giorni, la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale.

Legata ad Alberto Castagnetti, suo adorato allenatore e ct di tutta l’ItalNuoto fino alla scomparsa improvvisa nell’ottobre del 2009, negli ultimi due anni ha cercato di compensare la perdita provando prima ad allenarsi con Stefano Morini per poi scegliere da quest’anno di farsi seguire da Lucas, tecnico francese già allenatore della sua ex rivale Laure Manaudou.

Gara dei 400 mt.

gara dei 200mt.

28/07/2011

fonte: http://www.larena.it

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