Traditi dal mare agitato: due turisti adolescenti salvati in extremis


Tragedia sfiorata, ieri pomeriggio, nella marina di Arbus. Due ragazzini di 12 e 11 anni – Leonardo M. e Andrea P., il primo lombardo e l’altro toscano – hanno seriamente rischiato di annegare tra i flutti di un mare in condizioni proibitive: devono la loro vita al coraggio e alla generosità di un bagnino della Protezione civile provinciale e a un ispettore della polizia di Stato, che hanno sfidato la forza delle onde e delle correnti per trarli in salvo mentre venivano risucchiati al largo.

Dopo il salvataggio, il poliziotto si è accasciato stremato in riva e anche per lui, come per i due giovanissimi turisti tratti in salvo, è stato necessario il ricorso alle cure mediche. Ancora una volta sono state ignorate le bandiere rosse di pericolo.


Sono queste altre due vite umane, che vanno ad aggiungersi ad altrettante, salvate nel giro di una decina di giorni nelle località balnerari della costa di Arbus dai bagnini del Servizio di salvamento a mare della Protezione civile.

Ancora una volta – la storia si ripete da sempre – si tratta di residenti nella penisola privi di esperienza in fatto di mare e non curanti degli avvisi di pericolo ben visibili.
L’ennesima tragedia scampata è appunto di ieri pomeriggio a Gutturu de Flumini. I due ragazzini, sembra parenti fra loro, erano in spiaggia assieme a una cugina. Giocavano sulla sulla battigia divertendosi a saltare le onde al loro infrangersi sulla riva, sicuri di non correre pericolo per l’acqua solo alle ginocchia. Invece non sapevano che la trappola stava proprio lì: nel ritrarsi, un’ondata ha fatto mancare la sabbia sotto i loro piedi e si sono ritrovati sballottati tra i flutti. Uno di loro, Andrea P., è stato risucchiato dalla corrente e trasportato in breve al largo. Il bagnino in servizio sulla spiaggia, Angelo Moi, è subito accorso e non ha esitato a gettarsi in acqua, seguito all’istante da Claudio Capellini, ispettore di polizia in vacanza nella marina di Arbus. Hanno primo raggiunto e portato a riva il ragazzino più vicino, poi si sono nuovamente gettati fra le onde per soccorrere l’altro in difficoltà, sempre più lontano da terra. Combattendo contro la furia delle onde e la forza della corrente, sono riusciti a raggiungerlo e passandoselo fra loro (come la tecnica di salvamento insegna) lo hanno portato a riva aiutati nell’ultimo tratto da alcuni bagnanti che si erano avvicinati per legati a una fune. Appena portato a termine l’eroico gesto, il poliziotto si è accasciato senza forze in riva mentre il bagnino ha praticato il primo soccorso medico ai ragazzini in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118 di base nella vicina località di Portu Maga.

«È inconcepibile che si continuino a ignorare le bandiere rosse di pericolo – ha commentato Damiano Serpi, coordinatore della ProCiv provinciale – Così si mette a repentaglio anche la vita dei nostri bagnini e di altre persone generose».

fonte: http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2011/07/21/SD3SD_SD301.html

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