Trieste: esplosione in centro benessere, bagnina molto grave


Esplosione a Trieste in un centro-salute: ferita una donna

TRIESTE. Una decina di persone è stata sentita dai carabinieri del comando di Aurisina (Trieste) e dal Pm Matteo Tripani che indagano sull’esplosione avvenuta l’altra sera al centro benessere Avalon, sul Carso triestino, che ha causato 13 feriti, fra cui una donna in gravi condizioni.

La 37enne triestina, ancora ricoverata in rianimazione, è Sonia Pugnetti, bagnina-istruttrice del centro benessere triestino.

Fra gli interrogati dai carabinieri, il titolare del welness center, il manutentore dell’impianto di disinfezione dell’acqua della piscina e diversi testimoni oculari.

Gli interrogatori proseguiranno e saranno sentite anche le persone rimaste intossicate.

Stando agli investigatori saranno necessarie delle perizie tecniche e degli approfondimenti specializzati per definire con chiarezza la causa dell’esplosione delle due bombole di cloro, collocate in un locale esterno alla piscina a poca distanza dalla vasca dove ieri stavano nuotando una decina di clienti del centro benessere.

Certamente qualcosa è andato storto nell’impianto di miscelazione che garantisce l’immissione del giusto mix di disinfettanti all’interno della piscina del centro benessere.

Lo scenario che si è schiuso davanti agli operatori del 118 e ai vigili del fuoco, accorsi per un’esplosione nell’esclusivo Centro Benessere triestino Avalon, era raccapricciante.

«Non ho mai visto nulla del genere negli ultimi trent’anni», ha commentato un vigile del fuoco, visibilmente scosso.

Poi, fortunatamente, a dispetto di quanto si poteva ritenere inizialmente, il bilancio dell’esplosione di alcune bombole di cloro nel Centro benessere Avalon, frequentato dalla Trieste bene, è stato più leggero: 13 feriti complessivamente, una donna in maniera grave alle gambe e che ha riportato una sub amputazione, un paio di persone intossicate in modo serio, altri otto in modo più blando e altri due che non hanno nemmeno fatto ricorso alle cure mediche.

Come ha fatto sapere il responsabile dei Pronto soccorso in città, Walter Zalukar. Sonia Pugnetti, di 37 anni, di Trieste,  sedeva a bordo vasca di una delle piscine del complesso quando è stata investita dall’esplosione.

Era la persona più vicina al ripostiglio speciale dove vengono custodite le bombole che rilasciano nell’acqua quantità misurate di cloro.

fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it

Esplosione all’Avalon, tre gli indagati

I due amministratori Paparo e Quinto e il manutentore Furlan accusati di disastro colposo e lesioni gravissime.

Disastro colposo e lesioni gravissime.

Per queste ipotesi di reato riguardanti l’esplosione avvenuta mercoledì sera nel centro benessere Avalon di Borgo Grotta Gigante in cui è rimasta gravemente ferita l’istruttrice di nuoto Sonia Pugnetti, il pm Matteo Tripani ha iscritto nel registro degli indagati i nomi dei due amministratori della società proprietaria del centro: Michele Quinto, 50 anni, l’imprenditore-medico di Ronchi dei Legionari e il notaio di Trieste Massimo Paparo, 59 anni.

Indagato anche il tecnico Stefano Furlan, titolare della ditta Acquatecnica con sede in via Cologna 73/B, che fino all’altro pomeriggio ha gestito la manutenzione della piscina e dell’impianto di purificazione delle acque.

E che due ore prima dell’esplosione era nel locale tecnico dell’Avalon per un intervento di rabbocco delle sostanze.

I due amministratori che si sono rivolti agli avvocati Roberto Corbo e Giorgio Borean, sono in pratica accusati di non aver posto in essere tutte le misure preventive per evitare che l’esplosione si verificasse, mentre Furlan avrebbe, secondo la procura, una responsabilità più diretta, in quanto come manutentore è entrato nel locale tecnico due ore prima dell’esplosione, ma anche nel corso della mattinata di mercoledì.

Intanto oggi saranno disposte dallo stesso magistrato inquirente due perizie.

Gli accertamenti tecnici non ripetibili riguarderanno le cause dell’esplosione, ma anche l’analisi sulle acque della piscina.

Acque che erano mantenute pure proprio attraverso il sistema che faceva riferimento all’impianto posto all’interno del locale tecnico dove si è verificata l’esplosione.

Insomma si cercherà di capire se prima dell’esplosione c’è stata una fuoriuscita anomala di cloro il cui odore era stato percepito in tutta l’area del centro benessere.

Solo in un secondo momento, così emerge dagli accertamenti dei vigili del fuoco, si è diffuso il vapore di cloro dall’odore pungente e nauseabondo.

Fatto questo, che secondo la ricostruzione, aveva indotto Sonia Pugnetti ad andare a verificare nel locale tecnico l’esistenza di eventuali guasti.

Ma proprio in quel momento c’è stata l’esplosione: una bomba che ha sfondato le finestre e la porta del locale tecnico. Il gas bollente ha investito la donna che è stata, così risulta dagli atti, colpita a una gamba anche dalla porta metallica.

«Da parte della società Avalon non c’è alcuna responsabilità. Le iscrizioni nel registro degli indagati rappresentano un atto dovuto per poter effettuare gli accertamenti tecnici non ripetibili», ha dichiarato l’avvocato Borean.

Si è intanto saputo che nelle prossime ore il pm Tripani acquisirà la documentazione clinica relativa alle persone che mercoledì sera e anche l’altra mattina si sono rivolte al pronto soccorso a causa dell’intossicazione provocata dai vapori di cloro.

Anche loro verranno indicate come parti offese nel procedimento avviato a carico dei due amministratori e del tecnico.

Ma sono in corso altri accertamenti.

Infatti ieri mattina alcuni carabinieri della stazione di Prosecco hanno effettuato un nuovo sopralluogo nel centro benessere di Borgo Grotta Gigante.

Sono stati acquisiti altri documenti ritenuti essenziali all’inchiesta.

La Avalon è una società a responsabilità limitata.

Nel mese di marzo del 1998 è stata iscritta nei registri della Camera di commercio.

Oggetto sociale, così emerge dalla visura, è la fornitura di servizi alla persona nel campo del fitness e la gestione di impianti sportivi e ricreativi oltre alla conduzione di palestre, centri di estetica, medici e di riabilitazione.

Il capitale sociale versato ammonta a 33mila 600 euro.

I dipendenti registrati sono 15.

I due amministratori, con identici poteri, sono Michele Quinto e Massimo Paparo.

Entrambi risultano essere stati nominati nel mese di novembre del 2007.

fonte: http://ilpiccolo.gelocal.it

dicembre 2011

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