Jesolo: vietato assumere donne per non offendere gli immigrati islamici

foto di repertorio

Grave episodio di discriminazione sessuale a Jesolo.

In vista dell’estate 2013 nessuna donna potrà lavorare come beach steward.

 

foto di repertorio

La sicurezza in spiaggia dovrà essere garantita da soli uomini in quanto gli immigrati islamici non accettano di essere rimproverati da donne. Non si vuole offendere la religione islamica, quindi niente donne.

E’ stato Renato Cattai, presidente di Federconsorzi, associazione che raggruppa i gestori dell’arenile jesolano, a darne notizia il giorno di presentazione del servizio di spiaggia lanciato un anno fa.

«Nel 2012 le ragazze hanno svolto benissimo il loro compito —afferma Cattai —ma abbiamo rilevato che in vari casi sono state motivo di tensione con gli immigrati e non certo per colpa delle operatrici».

Il motivo? La diversa considerazione della donna nella religione musulmana. «Abbiamo riscontrato che il musulmano non tollera di essere rimproverato da una donna— continua Cattai —la considera un’offesa, si agita, risponde in malo modo, creando situazioni di tensione.   E così abbiamo deciso di impiegare solo maschi».

L’odio degli immigrati islamici verso le donne ha causato diverse aggressioni nel corso dell’estate 2012. Un ambulante aveva ad esempio preso a schiaffi una steward, colpevole di averlo invitato ad uscire dalla concessione.

Per il 2013 verranno assunti 50 beach steward, solo uomini,  i quali si occuperanno di informazioni al turista e di avvisare ambulanti e massaggiatori abusivi che è vietata la sosta nelle zone in concessione, di rintracciare i genitori di bambini smarriti in collaborazione con i bagnini di terra e di salvataggio.«Sono il nostro biglietto da visita in spiaggia», spiega il sindaco Valerio Zoggia. “Distribuiranno materiale che informa i turisti di non acquistare materiale contraffatto, chi lo farà sarà passibile di sanzione e non avrà scuse”, puntualizza il comandante della polizia locale, Claudio Vanin.

A proposito, inviteranno le donne ad indossare il costume integrale per non “urtare” gli islamici?

foto di repertorio

In un paese civile e democratico gli immigrati devono rispettare le leggi, le usanze e la cultura del popolo che li ospita.

In Italia accade il contrario, gli autoctoni cambiano le proprie leggi e i propri comportamenti sulla base della “cultura” degli immigrati. Le scelte vengono fatte in modo da non urtare gli stranieri.

Forse qualcuno pensava che approvando la ridicola convenzione di Istanbul sarebbero cessate le discriminazioni o le violenze sulle donne. Poveri illusi. La violenza è destinata a crescere a causa dell’immigrazione, fenomeno non compatibile con la tutela delle donne, anche dal punto di vista culturale come dimostrato dal caso in questione.

Ovviamente le associazioni “femministe” non organizzeranno alcuna protesta contro questa vergognosa scelta, quando ci sono di mezzo gli immigrati tutto è concesso.

I media nazionali faranno finta di nulla,  sono troppo impegnati a parlar male solo ed esclusivamente dei cattivissimi maschi italiani bianchi e cristiani.

 

Vox news

fonte: http://www.giornale.sm

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