Savona – Tempo bello, mare piatto. Dopo giorni di macaia, finalmente l’estate è esplosa ieri. Ma l’invasione di bagnanti lungo tutto il litorale ha avuto “effetti collaterali” non da poco. Con liti, rabbia, insulti da parte di bagnini e bagnanti. E super lavoro per le forze dell’ordine, che devono far rispettare le leggi.
Il caso più “esplosivo” si è verificato a Bergeggi, dove i gestori dello stabilimento balneare “Maiorca” hanno dovuto chiedere l’intervento prima dei carabinieri e poi della Capitaneria e della Polizia municipale per far sloggiare una decina di ragazzi che avevano occupato il bagnasciuga – per legge devono essere lasciati liberi i cinque metri fra la spiaggia e il mare – e non avevano la minima intenzione di andarsene.

A raccontare l’accaduto è la figlia del gestore dei “Maiorca”, Roberta Caprini: «Un gruppo di ragazzi, 13 per la precisione (genovesi e torinesi), sono entrati in costume nei nostri bagni e si sono sdraiati sugli asciugamani nella battigia. Siamo andati educatamente a dir loro di andarsene, poiché è vietato, ma ci hanno insultato e minacciato. Così abbiamo chiamato i carabinieri di Spotorno. Sono venuti, ma l’intervento non ha sortito alcun effetto. I ragazzi hanno continuato a stare sdraiati nel bagnasciuga, gridando, fumando e lasciando sporcizia sulla spiaggia. Abbiamo pertanto chiamato la Capitaneria, che con grande efficienza è intervenuta insieme alla Polizia municipale di Bergeggi. Dopo aver discusso, i ragazzi se ne sono andati, ma mentre la Guardia costiera effettuava il sopralluogo lungo la costa, sono tornati». A quel punto, il gestore dello stabilimento balneare ha richiamato la Capitaneria, che ha nuovamente fatto allontanare tre ragazzi, mentre gli altri dieci erano già fuggiti.
«Non li abbiamo multati, ma abbiamo cercato di farli ragionare – spiega il capitano Giulio Giraud della Guardia costiera – Se possiamo, evitiamo la sanzione di 200 euro, la stessa che si applica quando vengono lasciati ombrelloni o sdraio sulla spiaggia di notte per occupare il posto. In giornate come questa, con le spiagge libere affollatissime, molte persone si innervosiscono per non riuscire a trovare un posto per sdraiarsi».

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Ma il problema della battigia, che spesso viene occupata impropriamente dai bagnanti, è molto spesso oggetto di scontri un po’ in tutti gli stabilimenti balneari della costa, in particolare in quelli che confinano con la spiaggia libera. «È una lotta continua – dice Danilo Castellini, gestore dei bagni “La Caletta” di Bergeggi – Molti turisti sono prepotenti. Li mettiamo al corrente di come stanno le cose, ma loro non se ne vogliono andare. Così si litiga tutto il giorno. Il fatto è, che non rispettiamo le leggi, noi stessi rischiamo di essere multati».

3 Comments

  1. Salve mia suocera è proprietaria di un stabilimento balneare e anche noi abbiamo lo stesso problema di voi in quando confiniamo con una grossa spiaggia libera.
    Io no capisco perchè anche da noi la capitaneria evita di fare il verbale in queste situazioni. Più ci vai con gentilezza a dirgli che non possono stare e più loro ti rispondono male o subito dicono:
    -la spiaggia è di tutti
    -chiama pure chi vuoi
    -io sono un’avvocato
    -voi non siete i padroni del mare
    – ECC………
    Secondo me dovrebbero iniziare a fare i verbali ameno la gente porterebbe più rispetto ai bagnini.

  2. Per non far venir gente dalla spiaggia libera metteteci dei lettini aperti e appoggiati su un fianco al confine… anche se sono nei 5 metri tranquilli… tanto la capitaneria non vi darà la multa, come ha fatto con quei ragazzi!… io quando lavoravo facevo così e non ho mai avuto problemi…;) buona giornata!

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