Dear colleagues.

Ciao a tutti!

Mi chiamo Gabriele Valloreia, ho 23 anni e ormai da diversi anni lavoro come bagnino di salvataggio presso stabilimenti privati di Pietra Ligure (SV) durante la stagione estiva e presso una piscina comunale di Milano nel periodo invernale.

Circa 4 settimane fa, sono andato a Londra.

Era già un po che avevo deciso di intraprendere il corso per diventare un Lifeguard della Royal Life Saving Society (RLLS) da quando avevo letto degli articoli su questa pagina di altri colleghi che avevano provato questa esperienza http://www.lifeguarditalia.net/siamo-diventati-lifeguard-internazionali-della-rlss-royal-life-saving-society-united-kingdom/  ,  Marco mi consigliò, una volta in Gran Bretagna di contattare la RLSS.

 

Si, lo volevo fare! Ero spinto dalla voglia di cimentarmi in una nuova esperienza!

Una sfida con me stesso ad ampliare le mie conoscenze nella professione di Lifeguard.

Vedere e capire come funzionasse il mio lavoro in un altro paese ed avere nuove possibilità di lavoro.

Il centro della RLSS dove mi sono recato è l’ ” YMCA a Tottenham Court Road” a due passi da Oxford Circus e dal cuore del capoluogo britannico.

Devo riconoscere, aihmè, che nel Regno Unito, il lavoro del Lifeguard è un mondo totalmente diverso dalla realtà italiana.

Durante il corso ho avuto diverse difficoltà, seppur il mio Inglese sia discreto , con un maestro madrelingua  non è sempre stato facile comprendere l’uso di verbi frasali, frasi idiomatiche-colloquiali, un accento spiccatamente marcato (dato che era originario di Newcastle), l’utilizzo di termini specifici come quelli medici mi hanno reso la vita difficile.

Provate un po’ a spiegare/comprendere in inglese:

-cause, rimedi e trattamenti di distorsioni, contusioni, strappi, fratture

-soffocamento, shock, epilessia, attacco cardiaco, trauma cerebrale, colpo di calore, ipotermia, svenimento ecc.

-l’utilizzo di termini specifici della rianimazione cardio-polmonare o CPR (compressioni toraciche, insufflazioni, iper-estensione della testa, controllo delle vie aeree, check-up completo alla ricerca di lividi, gonfiori, infortuni, sanguinamenti ,

-l’utilizzo dei termini giuridici riguardanti doveri e responsabilità del Lifeguard dinanzi alla legge britannica.

NON E’ STATO PER NIENTE FACILE!!!

In alcuni momenti, ho addirittura pensato che non ce l’avrei mai fatta a superare la teoria e che  forse, stavo solo perdendo il mio tempo perchè tanto avrei fallito l’esame.

Ma la mia convinzione di dare il massimo e raggiungere il traguardo prefissato è stata più forte di tutte le difficoltà incontrate!

Sono andato avanti per la mia strada, ascoltando, prendendo appunti, controllando freneticamente sul dizionario i vocaboli che non conoscevo, chiedendo delucidazioni e studiando ogni sera non appena rientravo a casa.

In ogni modo, alla fine, sono riuscito a superare brillantemente l’esame!

L’esame consta di 4 unità:

  • Theory
  • CPR
  • First Aid
  • Rescues

Tutte e quattro le unità devono essere portate a termine.

Il giorno dell’esame c’è un esaminatore della Federazione responsabile della valutazione per tutte quante le suddette prove.

 

MA ALLA FINE…… “PERCHE’ QUESTO CORSO E’ COSI DIVERSO DAL NOSTRO FIN?”

Ve lo spiego subito:

la prima caratteristica distintiva è la serietà:

-se le cose le sai fare bene: esame superato.

-in caso contrario: sei rimandato ( potrai ridare le unità in cui sei stato bocciato)

-i contenuti del corso sono molto più approfonditi: basti pensare che durante il corso ti insegnano a usare il  defibrillatore  (cosa che in Italia non facciamo assolutamente) e la tavola spinale  ( per le emergenze con pericolante affetto da lesione spinale).

La mentalità è profondamente diversa: in Italia ci insegnano a lavorare singolarmente e  in autonomia,  mentre in Inghilterra mi hanno insegnato che un efficiente lavoro di squadra è più importante di ogni altra cosa.

Anche se il Lifeguard lavora sempre in team, potrebbe succedere che in alcuni rari casi si trovi da solo a sorvegliare la vasca, nell’impianto sono presenti almeno altri 2-3 Lifeguard pronti ad intervenire, basta premere il pulsante d’allarme ( e chi l’ha mai visto un pulsante di allarme nelle nostre piscine?) che subito accorrono in vasca a rinforzare la macchina del soccorso.

Durante il corso ci è stato insegnato a gestire le emergenze non come singoli, bensì come parte attiva all’interno di un team efficace e preparato ad ogni evenienza.

La squadra, è più importante dell’esperienza e della bravura del singolo.

Per legge, il turno di lavoro del Lifeguard NON può superare i 90 minuti… “sì sì, avete capito bene, non si tratta di un errore di battitura! “

Dopo 90 minuti, il Lifeguard ha diritto ad una pausa ( pur rimanendo sempre presente all’interno dell’impianto), una cosa che da noi suonerebbe come una bestemmia per alcuni datori di lavoro a cui interessa poco della sicurezza.

The last but not the least”, la questione del rinnovo: da noi, purtroppo, “rinnovo” significa semplicemente pagare un bollettino e un certificato di sana e robusta costituzione.

Mi viene da sorridere, conscio di questa realtà, leggere articoli tipo “il bagnino più vecchio d’Italia ha 82 anni e lavora a…”, vorrei proprio vedere come farebbe a salvare una persona in difficoltà e a praticare il BLS aggiornato alle ultime linee guida.

Anche nel Regno Unito il brevetto si deve rinnovare ogni 2 anni …… ” ma come ?

Devi dimostrare  in acqua di riuscire ancora a stare nei tempi necessari per salvare una persona (gli stessi tempi effettuati durante il giorno dell’esame per il rilascio del brevetto).

In sostanza, è come se dovessi ripetere l’esame ogni 2 anni, nulla di tragico, basta semplicemente tenersi in allenamento e aggiornati frequentando regolarmente, ogni mese,  i training center.

Alla fine di ogni sessione di aggiornamento  l’ istruttore redige i tuoi ” training records (un registro delle attività di aggiornamento e allenameto)”.

Questo registro certifica a te, alla Federazione e al datore di lavoro che sei un perfetto Lifeguard.

In conclusione,  “rinnovo” non significa pagare un bollettino ma dimostrare di essere ancora capace di poter svolgere efficacemente questa professione.

E’ stata un esperienza bellissima.

Ho perfezionato il mio inglese, ho imparato tantissime cose nuove utili ed interessanti che indipendentemente se lavorerò in Italia o in Inghilterra mi porterò dentro.

E’ un esperienza che consiglio assolutamente a tutti i Bagnini italiani.

Se avete bisogno di informazioni o chiarimenti, lasciate i vostri commenti a quest’articolo, vi risponderò su questa pagina non appena mi sarà possibile.

Un abbraccio a tutti, take care!

 

Gabriele Valloreia

 

17 Comments

  1. Ciao. Due domande…il corso quanto dura? e quanto costa? Per il resto da quello che ho sentito è molta pratica e poche parole, vero? Nicholas

  2. Il corso, ovunque tu lo faccia a Londra, dura una settimana esatta (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18; e il sabato è il giorno dell’esame).
    Tanta pratica e tanta teoria: teoria al mattino e pratica al pomeriggio…

  3. le stesse cose che hanno insegnato a te, le hanno insegnate anche a me nel corso di ass. bagnanti presso una piscina comunale di ostia (roma), e aggiungo anche di aver avuto insegnanti preparati anche da parte di istruttori di salvamento che addestrano i cani da salvamento e non solo, anche istruttori di arti marziali che ci hanno spiegato come svincolarsi in modo corretto, da un pericolante in preda al panico, personale del 118 che opera sulle ambulaanze a stretto contatto con le realta’ estive del litorale. non tutti i corsi in italia sono uguali!
    ps: l’aggiornamento, pero’, dipende dalla scrupolosita’ dell’individuo… (io lo faccio sia a livello teorico, che con l’allenamento invernale).

  4. Facci capire: ti hanno insegnato ad usare la tavola spinale? Ti hanno insegnato a lavorare in squadra, ti hanno insegnato ad usare il defibrillatore?
    Ti facciamo i nostri complimenti sei un ragazzo intelligente e scrupoloso: Ti aggiorni e ti alleni da solo, tu lo fai ! Ma gli altri? Dovrebbero essere le federazioni o lo stato ad importelo, non credi?
    Comunque Con queste domande non vogliamo mettere in dubbio che ci siano persone appassionate e capaci ad insegnare a fare il bagnino!
    Ps. i brevetti italiani all’estero …..http://www.lifeguarditalia.net/facciamo-chiarezza-sul-brevetto-internazionale-atto-finale/
    Dagli un occhiata

  5. È vero che ci sono istruttori con passione, come è anche vero che alcuni professori lo fanno per passione e non come ripiego o altro.
    Il problema è che ci deve essere uniformità se vogliamo essere credibili. Già i tempi per l’esame di nuoto sono abbastanza ridicoli.
    Poi un corso senza costanti aggiornamenti e esercitazioni pratiche è quasi inutile.
    Quando ho fatto il brevetto io il comandante della CP aveva proposto per la sessione l’esame pratico in mare, non in piscina…il che sarebbe un bel passo avanti (ovviamente per il brevetto completo)

  6. @babs tork: la qualità dell’insegnamento del corso ke hai fatto tu a Ostia non è neanche da paragonare alla qualità dell’insegnamento impartito a Londra, siamo su 2 pianeti diversi… un pò come dire ke c’è lo stesso livello sul welfare britannico e quello italiano!
    @Lifeguard Italia: hai detto tutto bene, tranne una cosa… non è che sia io ad allenarmi da solo; è la piscina presso cui lavoro che obbliga tutti i lifeguard a tenersi in allenamento (nel mio caso, il primo lunedi del mese) sia per quanto riguarda i tempi individuali, sia per quanto riguarda il ben + importante e collaudato lavoro di squadra (bls, defibrillatore,tavola spinale, soccorsi). Ed è quindi il responsabile del centro stesso a redigere i tuoi training records. Qui in Inghilterra, se non ti tieni allenato non lavori... è una legge a tutti gli effetti, imposta sì dalla RLSS. Se non ti tieni in allenamento e non redigi i training records, il tuo brevetto diventa come carta straccia, perchè nessun’altra piscina ti assumerà mai. In Italia, nel paese del “pressapochismo”, non esiste niente di tutto ciò: non ha importanza se sei obeso e non ti ricordi + il Bls, l’importante è aver pagato la tassa a Roma ogni 2 anni… è questa, ahimè, la differenza fondamentale tra la mentalità italiana e la ben + evoluta civiltà brittanica.

  7. @gabry-the-best e @lifeguarditalia: intanto chiariamo che sono una “lei” e non un “lui”, detto questo si, mi hanno insegnato ad usare una tavola spinale, a lavorare in squadra e tante altre cose che non vengono incluse nei normali corsi per a.b.. in ogni caso e’ vero che dovremmo essere tenuti a fare un aggiornamento, ma chi come me, vuole essere sicuro di far bene il proprio lavoro e ci crede veramente, lo fa in ogni caso.
    il lavoro di a.b. viene spesso catalogato alla stregua di uno “spiaggino” (senza nulla togliere a chi lo fa), ombrelloni, lettini, etc, e viene pagato meno di una colf, l’errore e’ di chi legifera su questa e altre professioni che contemplano la sicurezza delle persone e l’ambiente. la disinformazione su cio’ che concerne questo lavoro, e’ totale anche da parte di chi ne usufruisce: spesso la gente non sa la differenza che c’e’ nel saper nuotare e saper intervenire in caso di pericolo o di malore.
    non voglio fare polemiche, secondo me abbiamo ragione un po tutti, e con questo mi auguro che gli a.b. scrupolosi e preparati, si moltiplichino sempre di piu’ , questo lavoro e’ soprattutto passione (per me e’ cosi’)e non un ripiego o un modo per farsi belli con gli amici e flirt estivi.
    alla prossima!

  8. Parole sante! Ci fa piacere che esistano insegnati preparati anche in italia! LA diversità più grossa e che a noi scrupolosi professionisti ci farebbe piacere che anche in Italia il mantenere un brevetto in vita sia necessario per legge un aggiornamento certificato!!! Brava e grazie di averci raccontato la tua esperienza!

  9. Ragazzi non ho potuto fare a meno di notare i vostri commenti, in primo luogo mi fa estremo piacere che si inizi a parlare della nostra arretratezza generale come assistenti bagnanti, e parlo a livello didattico.
    Tuttavia ci sono cose che mi amareggiano come ad esempio che la diversità di didattica tra una zona e l’altra sia scusata in base all’impegno o a alla passione del maestro di salvamento di turno.
    Io vi parlo per esperienza personale, ho fatto i corsi piscina con la RLSS e corsi di beach lifeguard con la SLSGB e la cosa splendida era che i protocolli, la didattica e tutto quanto erano codificati e uguali in tutte le citta’.
    Personalmente nella mia regione insegno e rilascio nei corsi di A.BB.
    Il brevetto per usare il DAE.
    Insegno a usare la tavola spinale, quella che uso e’ la stessa che ho usato in Inghillterra e soprattutto e’ OGGETTO DI PROVA DI ESAME..
    Ma questo non vuol dire che noi siam fighi e gli altri no perche’ come ho letto non siamo gli unici che fanno tutto questo, pero’ TUTTI dovrebbero insegnare e pretendere queste cose.
    Io vi posso dire che molti dei miei assistenti bagnanti vengono agli aggiornamenti semestrali, lavorano poi in delle strutture che non hanno la tavola spinale o peggio, sono gli unici a saperla usare.
    Tutto questo e’ inammissibile, tutti gli assistenti indipendentemente se FISA o FIN o SNS dovrebbero seguire gli stessi protocolli, non si puo’ lasciare l’insegnamento di un mestiere così importante alla passione o all’impegno dei singoli maestri!
    Prendiamo cio’ che c’e” di buono, ovvero la voglia di cambiare le cose.
    Il mio consiglio e’ di parlare con i vostri fiduciari e vedere se vi faranno fare le cose ed attuare le proposte, se avranno voglia di investire per la vostra formazione..
    Mi auguro di si..
    In ultima analisi il rinnovo biennale e’ una farsa se non si inizia a testare l’effettiva abilita’ di chi rinnova il brevetto.
    Pretendete anche questo dai vostri fiduciari..

    Pace e bene.

  10. @gabry-the-best: ciao gabri. ascolta, volevo chiederti un parere: io ormai è sei anni che faccio il bagnino qua in toscana, mi alterno fra mare e piscina, e volevo unire l’utile al dilettevole, ovvero cercare lavoro come A. B. a londra. volevo chiederti se fosse sufficiente per me prendere il brevetto della RLSS e il mio bagaglio di esperienza per avere buone possibilità di trovare lavoro come assistente bagnante, o se oltre al brevetto RLSS ho bisogno di altri documenti.

  11. Ciao a tutti………come posso contattare il Sig. MArco Placentino che organizza corsi RLSS? E Dove li organizza?

    Thanks Guys.

  12. Buonasera Marco, per caso è previsto un corso a fine 2016 inizio 2017?
    Cordiali saluti

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